Un caduceo (pronuncia «caducèo», meno comune «cadùceo»; kerykeion in Greco) è un bastone con due serpenti attorcigliati intorno a esso; la parola italiana deriva dal latino caduceus, che riprende il greco antico karykaion, aggettivo di κῆρυξ (karix o kerix), traducibile come "araldo". La tradizione vuole che i serpenti in questione siano esemplari di Zamenis longissimus, detto anche «Colubro di Esculapio», o «saettone». Esiste anche una forma tedesca desueta, Heroldsstab, che significa "bastone dell'araldo".
Gli antichi, come narra Plinio, diedero al serpente intelligenza e sentimenti particolari, tanto che certi serpenti di Soria
non offendevano quelli del paese mentre erano terribili contro i forestieri.
Quest'animale suscitò negli antichi grande impressione per la sua vita misteriosa e sotterranea, per la sua capacità di
secernere veleni mortali e per la sua grande velocità pur senza organi motori, nonché per la sua capacità di ipnotizzare
le sue prede.
Il serpente, associato al veleno che uccide l'incauto e guarisce attraverso il sapiente, è anche simbolo di potenza: lo
troviamo sulla testa dei re d'Egitto, come ornamento e simbolo insieme.
Inoltre, il
Caduceo è un simbolo che veniva
rappresentato sui monumenti egiziani costruiti prima di Osiride:
astronomicamente la testa e la coda dei due serpenti rappresentavano i punti dell'eclittica in cui il Sole e la Luna si
incontrano, quasi in un abbraccio; metafisicamente, invece, il caduceo rappresentava la discesa della materia
primordiale nella materia grossolana; fisiologicamente rappresentava le correnti vitali che scorrono nel corpo umano.
Il bastone infatti, in alcune rappresentazioni, dispone del disco lunare alla sua sommità.
Secondo la cultura orientale il caduceo illustra chiaramente il concetto base del Corpo sottile. Le vorticose energie ascendenti dei serpenti producono un vortice di potenza che viene usato nel Tantra per la trasformazione personale. I due serpenti sono associati alle grandi energie solari e lunari e rappresentano la parte destra e sinistra del corpo ovvero le nadi Ida e Pingala che si intersecano tra di loro e attraversano in continuazione il Grande Fiume centrale sushumna.
Secondo una variante del mito il Caduceo rappresentato con due serpenti avvolti a spirale, è la rappresentazione fisica del bene e del male degli uomini, tenute in equilibrio dalla bacchetta del dio Ermes (oppure Asclepio), che ne controlla l'equilibrio. Le ali simboleggiano il primato dell'intelligenza, che si pone al di sopra della materia per poterla dominare attraverso la conoscenza, infatti Asclepio è considerato il più grande medico dell'antichità, ed Ermes era noto anche come dio della sapienza, quindi entrambi di capacità straordinarie idonee a guarire qualsiasi male fisico, psichico o spirituale.
Il Caduceo con due serpenti indica anche il potere di conciliare tra loro gli opposti, creando armonia tra elementi diversi, come l'acqua, il fuoco, la terra e l'aria. Per questo ricorre frequentemente in alchimia, quale indicazione della sintesi di zolfo e mercurio, oltre che nel simbolismo della farmacopea e della guarigione fisica
Il significato integrale del caduceo é quindi assai profondo rendendolo un vero e proprio amuleto che va oltre a qualsiasi attuale professione sanitaria che pure lo ha giustamente adottato.
E' quindi il simbolo della "guarigione completa" attraverso la Sapienza della divina Arte Regia o trasmutazione della materia vile nell'antico oro dei filosofi.